Conversazione con l'ex Capo di Stato ed ex Primo Ministro del Burkina Faso

Si annuncia che Sua Eccellenza Yacouba Isaac Zida, ex Capo di Stato ed ex Primo Ministro del Burkina Faso, sarà il relatore principale del primo incontro online dei membri del Centro Internazionale per la Mediazione Etno-Religiosa. L'incontro è aperto anche ai non soci. Sentiti libero di invitare altri.

Data: Domenica 31 ottobre alle 2:00 Eastern Time (New York).

L'incontro dei soci ICERM è un luogo di incontro. In questo luogo incontriamo differenze e valori condivisi e scambiamo idee su come promuovere una cultura di pace tra, tra e all’interno dei gruppi etnici, razziali e religiosi.

Con pace e benedizioni,

Basilio Ugorji, Ph.D.

Presidente e Amministratore Delegato dell'ICERM

Ridimensionata la riunione dei membri dell'ICERM
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Conversione all'Islam e nazionalismo etnico in Malesia

Questo articolo è un segmento di un progetto di ricerca più ampio che si concentra sull’ascesa del nazionalismo e della supremazia etnica malese in Malesia. Sebbene l’ascesa del nazionalismo etnico malese possa essere attribuita a vari fattori, questo articolo si concentra specificamente sulla legge di conversione islamica in Malesia e se essa abbia o meno rafforzato il sentimento di supremazia etnica malese. La Malesia è un paese multietnico e multireligioso che ha ottenuto l'indipendenza nel 1957 dagli inglesi. I Malesi, essendo il gruppo etnico più numeroso, hanno sempre considerato la religione dell'Islam come parte integrante della loro identità che li separa dagli altri gruppi etnici introdotti nel paese durante il dominio coloniale britannico. Sebbene l'Islam sia la religione ufficiale, la Costituzione consente che altre religioni siano praticate pacificamente dai malesi non malesi, vale a dire i cinesi e gli indiani. Tuttavia, la legge islamica che regola i matrimoni musulmani in Malesia impone che i non musulmani debbano convertirsi all’Islam se desiderano sposare dei musulmani. In questo articolo sostengo che la legge di conversione islamica è stata utilizzata come strumento per rafforzare il sentimento del nazionalismo etnico malese in Malesia. I dati preliminari sono stati raccolti sulla base di interviste con musulmani malesi sposati con non malesi. I risultati hanno mostrato che la maggioranza degli intervistati malesi considera la conversione all'Islam un imperativo come richiesto dalla religione islamica e dalla legge statale. Inoltre, non vedono alcun motivo per cui i non malesi si opporrebbero alla conversione all’Islam, poiché al momento del matrimonio i bambini saranno automaticamente considerati malesi secondo la Costituzione, che prevede anche status e privilegi. Le opinioni dei non malesi che si sono convertiti all'Islam si basavano su interviste secondarie condotte da altri studiosi. Poiché essere musulmano è associato all'essere malese, molti non malesi che si sono convertiti si sentono derubati del loro senso di identità religiosa ed etnica e si sentono spinti ad abbracciare la cultura etnica malese. Anche se cambiare la legge di conversione potrebbe essere difficile, il dialogo interreligioso aperto nelle scuole e nel settore pubblico potrebbe essere il primo passo per affrontare questo problema.

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