Lo storytelling come mezzo per l'educazione alla pace: il dialogo interculturale nel sud della Thailandia
Abstract:
Questo articolo si riferisce alla mia ricerca sul campo del 2009 incentrata sull’uso del racconto di pace come mezzo per l’apprendimento trasformativo dell’educazione alla pace. La ricerca aveva lo scopo di promuovere la riconciliazione sociale e il dialogo interculturale tra i giovani buddisti tailandesi e musulmani malesi nel conflitto etnico-religioso intrastatale in corso nel sud della Thailandia. Senehi (2002) sostiene che lo storytelling è uno strumento di socializzazione ed educazione. Questa è vista come la chiave per la trasformazione dei conflitti e la costruzione della pace motivando le persone a sottoporsi all’auto-trasformazione. Il mio studio è stato informato da quadri teorici di educazione alla pace e trasformazione dei conflitti che cercano di promuovere un impegno costruttivo per la pace attraverso approcci non violenti che affrontano le principali questioni e aumentano la comprensione, l’uguaglianza e il rispetto nelle relazioni (Lederach, 2003). Attraverso interviste e sessioni di focus group, nonché laboratori artistici con i giovani delle parti in conflitto, il caso di studio dimostra che l’educazione alla pace attraverso lo storytelling può essere utilizzata come strumento narrativo per dire la verità, volto a ripristinare le relazioni interpersonali, guarire i traumatici esperienze e promuovere la convivenza sociale. Questo metodo può favorire il dialogo interculturale e interreligioso. Inoltre può contribuire allo sviluppo di una cultura di pace, in cui la pratica del racconto di pace con un membro del gruppo “l’altro” può essere interpretata come un desiderio di proclamare le voci e i sentimenti “inascoltati” da condividere con “il altro'. Si collega alla pratica dell’ascolto attivo per superare i pregiudizi, conducendo al processo di apprendimento trasformativo. Attraverso l'uso della narrazione, ai partecipanti allo studio è stata data l'opportunità di condividere le loro esperienze vissute, affermarsi a vicenda e interiorizzare nuove possibilità per esprimere e lavorare insieme attraverso pensieri e sentimenti sia consci che repressi. Il processo ha contribuito al potenziale dei partecipanti di trasformare una cultura di violenza in una cultura di pace. Lo storytelling di pace può, quindi, essere visto come un apparato per la trasformazione dei conflitti e l’educazione alla pace, così come un atto artistico che può portare verso un cambiamento sociale non violento in una società divisa su linee etnico-religiose.
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Journal of Living Together, 1 (1), pp. 45-52, 2014, ISSN: 2373-6615 (Stampa); 2373-6631 (in linea).
@Articolo{Anjarwati2014
Titolo = {La narrazione come mezzo per l'educazione alla pace: dialogo interculturale nel sud della Thailandia}
Autore = {Erna Anjarwati e Allison Trimble}
URL = {https://icermediation.org/intercultural-dialogue-in-southern-thailand/}
ISSN = {2373-6615 (stampa); 2373-6631 (in linea)}
Anno = {2014}
Data = {2014-09-18}
IssueTitle = {Il ruolo della religione e dell'etnia nel conflitto contemporaneo: tattiche, strategie e metodologie emergenti correlate di mediazione e risoluzione}
Diario = {Diario della convivenza}
Volume = {1}
Numero = {1}
Pagine = {45-52}
Editore = {Centro internazionale per la mediazione etno-religiosa}
Indirizzo = {Mount Vernon, New York}
Edizione = {2014}.